Alla luce delle disposizioni vigenti, legate all’emergenza Covid-19, il programma di quest’anno verrà svolto interamente con sessioni sincrone erogate attraverso piattaforma digitale.
L’emergenza sanitaria scatenata dall’epidemia di Covid-19 ha messo in luce la necessità di una profonda revisione del sistema di Assistenza primaria aprendo a nuove opportunità, strategie e risorse per il trattamento delle cronicità. Alla luce delle disposizioni vigenti, legate all’emergenza Covid-19, il programma di quest’anno verrà svolto interamente con sessioni sincrone erogate attraverso piattaforma digitale. Il decennio trascorso è stato il più prospero per l’umanità: lotta alla fame, alfabetizzazione, aspettativa di vita hanno visto tutti i parametri in crescita. Contemporaneamente però si è registrato l’aumento delle cronicità, spesso in forma di polipatologie, con distribuzioni asimmetriche nelle diverse regioni, nei diversi gruppi sociali, nelle stratificazioni per età e per sesso, con conseguente aumento dei costi dell’assistenza socio-sanitaria. La nostra organizzazione sociale, e di conseguenza anche il sistema sanitario e assistenziale, non ha avuto il tempo per elaborare sul piano culturale e su quello delle prassi e degli interventi adeguati alla rapida evoluzione demografica ed epidemiologica. Al contempo, la recente emergenza sanitaria globale scatenata dall’epidemia di Sars-Cov-2 ha messo in luce le profonde necessità di revisione, ed integrazione del sistema di assistenza primaria,
nella prospettiva di un’attualizzazione del servizio e di una futura gestione integrata che orienti i mo delli regionali ad una trasformazione virtuosa sulla base delle potenzialità di “apprendimento” legate all’impeto della emergenza affrontata. Infatti, l’esperienza pandemica vissuta, ha messo in luce le mancanze e le falle
del sistema assistenziale ma ha anche fatto emergere nuove opportunità, risorse e strategie che presentano grandi potenzialità nel trattamento delle cronicità. Esse si sono rivelate, da un lato, il terreno più fertile per lo sviluppo delle forme più gravi del nuovo coronavirus e dall’altro uno dei punti chiave del servizio di assistenza.
Per questo motivo è oggi importante strutturare luoghi in grado di elaborare contenuti adeguati al nuovo quadro di riferimento. In sintesi, la problematica riguarda
la necessità di affrontare, con una logica nuova, le diverse malattie croniche che possono riacutizzarsi, comparire in contemporanea, indurre una condizione di fragilità, che è spesso la premessa per la perdita dell’autosufficienza. In quest’ottica si colloca la "IV Conferenza sull’Assistenza Primaria” che affronterà
diverse problematiche:
1. Come meglio organizzare i trattamenti clinico - assistenziali su individui e popolazioni nella prospettiva del “valore” in sanità;
2. Come meglio utilizzare big data, intelligenza artificiale e digitalizzazione a supporto degli interventi preventivi, curativi, riabilitativi e palliativi nelle situazioni
di cronicità;
3. Come meglio integrare le prospettive di salute della popolazione affetta da condizioni di cronicità con le istanze di sostenibilità sociale ed ambientale.
Per essere efficiente nello svolgimento di questi compiti, il sistema dell’assistenza primaria deve coinvolgere attivamente il malato e la sua famiglia, attraverso
un forte radicamento territoriale. Deve inoltre essere capace di organizzare il lavoro su base multidisciplinare e multi professionale, da perseguire attraverso idonei
progetti formativi. Allo stesso tempo è necessario il consolidamento di modelli organizzativi orientati all’integrazione, secondo criteri di sostenibilità. Una rete realmente in grado di adattarsi a situazioni diverse, è il punto d’appoggio irrinunciabile per un numero sempre maggiore di cittadini affetti da malattie di lunga durata.